CALCESTRUZZO AUTOCOMPATTANTE o SCC

Il calcestruzzo autocompattante o SCC (Self Compacting Concrete) deve soddisfare i requisiti prestazionali della UNI EN 206-1 e possedere allo stato fresco fluidità particolarmente elevata in assenza di segregazione. Si tratta di un calcestruzzo omogeneo che, una volta gettato, si autocompatta per effetto del proprio peso, senza necessità di vibrazione.

SELF BETON.doc

SELF-BETON.doc è il calcestruzzo autocompattante prodotto da General Beton Triveneta S.p.A.
La sua esclusiva formulazione consente di unire alta fluidità e deformabilità allo stato fresco, in assenza di bleeding, con eccezionali prestazioni meccaniche allo stato indurito e garantendo l’elevata durabilità delle opere finite.

Descrizione

SELF-BETON.doc si dimostra insostituibile nella realizzazione di getti in condizioni difficili, come quelli ad armatura molto fitta, dove risulta impossibile l’impiego dei vibratori, e rende possibile realizzare strutture prima impensabili, consentendo al progettista di esprimersi con maggiore creatività attraverso forme e geometrie innovative.

SELF-BETON.doc assicura con la sua peculiare composizione costanza e omogeneità nelle prestazioni meccaniche e durabilità della struttura.

SELF-BETON.doc garantisce vantaggi tecnici, economici e ambientali:

  • consente una posa in opera rapida, anche con strutture densamente armate e/o particolarmente sottili;
  • riduce i tempi di posa e il numero degli addetti;
  • garantisce un grado di compattazione ≥ del 99% assicurando prestazioni meccaniche in opera sostanzialmente analoghe a quelle dei provini di riferimento;
  • nonostante l’elevata fluidità, assicura tempi di scassero identici a quelli dei calcestruzzi tradizionali mentre, per la stagionatura vanno rispettate le normali regole previste per una corretta maturazione dei getti;
  • garantisce una buona facciavista per tutte le tipologie di getto;
  • elimina la possibilità che si formino imperfezioni e vespai e tutti i problemi collegati alla qualità della posa in opera;
  • elimina i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori e l’inquinamento acustico derivanti dall’utilizzo di vibratori.

Specifiche

In SELF-BETON.doc le quantità di sabbia e acqua risultano sostanzialmente invariate rispetto a quelle utilizzate per i calcestruzzi tradizionali; ciò che cambia è il notevole incremento dei volumi di materiale finissimo (cemento e filler), il massiccio ricorso ad additivi superfluidificanti e viscosizzanti e l’utilizzo di aggregati con Dmax non superiore a 16 mm.

SELF-BETON.doc può essere prodotto con formulazioni che garantiscono la possibilità di coprire tutte le classi di resistenza (a partire da Rck 30 MPa) e di esposizione ambientale (da XC1 a XA3). In produzione vengono impiegate differenti formulazioni per i differenti impieghi, in funzione delle necessità di cantiere, delle tipologie di getto (pali di sottofondazione, fondazioni, muri, ecc.), della sezione delle opere e della percentuale di armatura prevista da progetto. Tali differenti formulazioni consentono di garantire l’intera gamma delle caratteristiche reologiche previste dalle norme di riferimento (classi di spandimento da SF1 a SF3, classi di viscosità, ecc.).

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